Nuova Riveduta:

Giudici 3:19

Ma egli, giunto agli idoli che sono presso a Ghilgal, tornò indietro e disse: «O re, io ho qualcosa da dirti in segreto». Il re disse: «Silenzio!» Tutti quelli che gli stavano intorno, uscirono.

C.E.I.:

Giudici 3:19

Ma egli, dal luogo detto Idoli, che è presso Gàlgala, tornò indietro e disse: «O re, ho una cosa da dirti in segreto». Il re disse: «Silenzio!» e quanti stavano con lui uscirono.

Nuova Diodati:

Giudici 3:19

Ma egli dal luogo degli idoli presso Ghilgal tornò indietro, e disse: «O re, ho qualcosa da dirti in segreto». Il re disse: «Fate silenzio!». E tutti quelli che lo scortavano uscirono.

Riveduta 2020:

Giudici 3:19

Ma egli, giunto alla cava di pietre che è presso Ghilgal, tornò indietro, e disse: “O re, io ho qualcosa da dirti in segreto”. E il re disse: “Silenzio!”. E tutti quelli che gli stavano vicino, uscirono.

La Parola è Vita:

Giudici 3:19

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giudici 3:19

Ma egli, giunto alla cava di pietre ch'è presso a Ghilgal, tornò indietro, e disse: 'O re, io ho qualcosa da dirti in segreto'. E il re disse: 'Silenzio!' E tutti quelli che gli stavan dappresso, uscirono.

Ricciotti:

Giudici 3:19

e ritornato da Galgala dove erano degli idoli, disse al re: «Ho da dirti, o re, una parola in segreto». Avendo questi imposto silenzio ed essendo usciti quelli che stavano intorno a lui,

Tintori:

Giudici 3:19

ma poi, tornato indietro da Galgala, ov'eran gl'idoli, andò a dire al re: «O re, ho un segreto da dirti». Il re impose il silenzio, e fece ritirare tutti quelli che eran con lui.

Martini:

Giudici 3:19

E poi tornò da Galgala, dove erano gl'idoli, e disse al re: Io ho da parlarti in segreto, o re. Ed egli li fe' segno di tacere: e ritiratisi tutti quelli che eran con lui,

Diodati:

Giudici 3:19

Ma egli se ne ritornò al re, dalle statue di pietra, che son presso di Ghilgal; e gli disse: Io ho alcuna cosa segreta a dirti. Ed egli gli disse: Taci. Allora tutti quelli che gli stavano d'intorno uscirono fuori d'appresso a lui.

Commentario abbreviato:

Giudici 3:19

12 Versetti 12-30

Quando Israele pecca di nuovo, Dio suscita un nuovo oppressore. Gli Israeliti hanno fatto male e i Moabiti hanno fatto peggio; tuttavia, poiché Dio punisce i peccati del suo popolo in questo mondo, Israele è indebolito e Moab rafforzato contro di loro. Se i problemi minori non funzionano, Dio ne manderà di più grandi. Quando Israele torna a pregare, Dio fa sorgere Eud. Come giudice, o ministro della giustizia divina, Eud mette a morte Eglon, il re di Moab, e così esegue i giudizi di Dio su di lui come nemico di Dio e di Israele. Ma la legge di essere soggetti ai principati e alle potenze in ogni cosa lecita è la regola della nostra condotta. Ora non ci sono incarichi di questo tipo; pretenderli significa bestemmiare Dio. Notate il discorso di Eud a Eglon. Quale messaggio da parte di Dio se non un messaggio di vendetta può aspettarsi un orgoglioso ribelle? Un tale messaggio è contenuto nella Parola di Dio; i suoi ministri devono dichiararlo con coraggio, senza temere il biasimo o il rispetto delle persone dei peccatori. Ma, benedetto sia Dio, essi devono trasmettere un messaggio di misericordia e di salvezza gratuita; il messaggio di vendetta appartiene solo a coloro che trascurano le offerte di grazia. La conseguenza di questa vittoria fu che la terra ebbe un riposo di ottant'anni. Fu un periodo di riposo molto lungo per la terra; ma che cos'è questo rispetto al riposo eterno dei santi nella Canaan celeste?

Riferimenti incrociati:

Giudici 3:19

Gios 4:20
Giudic 3:20; 2Re 9:5,6; At 23:18,19
Ge 45:1

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